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Legami - Alba Fabre Sacristan
Comune di Stigliano - MT // Dicembre 2024
L’opera di Alba Fabre Sacristan a Stigliano rappresenta un perfetto connubio tra memoria
e sentimento, catturando con maestria l’intimità dell’amore in un contesto che richiama
le radici di un passato ormai lontano. L’ambientazione domestica, semplice e autentica,
richiama le case di una volta, evocando un tempo in cui i luoghi erano vissuti con una
carica di umanità e calore. Il murale non è solo un omaggio al sentimento universale
dell’amore ma anche un’ancora emotiva in un paese, Stigliano, che ha subito lo
spopolamento, perdendo parte della sua identità. L’abbraccio dei due innamorati,
rappresentati in maniera delicata e sfumata, si inserisce poeticamente nella “via degli
innamorati” (Via Portello), donando al luogo una presenza silenziosa e al contempo ricca
di energia. Questo richiamo visivo e sentimentale alla vita che un tempo animava le
abitazioni di Stigliano invita l’osservatore a riflettere sul valore della memoria collettiva.
La proposta di questo murale si basa su una narrazione che invita lo spettatore a
interpretare la storia che si svolge sullo sfondo, permettendole di appropriarsi dell'opera
e di farla sua
L’opera di Alba Fabre Sacristan a Stigliano rappresenta un perfetto connubio tra memoria
e sentimento, catturando con maestria l’intimità dell’amore in un contesto che richiama
le radici di un passato ormai lontano. L’ambientazione domestica, semplice e autentica,
richiama le case di una volta, evocando un tempo in cui i luoghi erano vissuti con una
carica di umanità e calore. Il murale non è solo un omaggio al sentimento universale
dell’amore ma anche un’ancora emotiva in un paese, Stigliano, che ha subito lo
spopolamento, perdendo parte della sua identità. L’abbraccio dei due innamorati,
rappresentati in maniera delicata e sfumata, si inserisce poeticamente nella “via degli
innamorati” (Via Portello), donando al luogo una presenza silenziosa e al contempo ricca
di energia. Questo richiamo visivo e sentimentale alla vita che un tempo animava le
abitazioni di Stigliano invita l’osservatore a riflettere sul valore della memoria collettiva.
La proposta di questo murale si basa su una narrazione che invita lo spettatore a
interpretare la storia che si svolge sullo sfondo, permettendole di appropriarsi dell'opera
e di farla sua

Assenza - La Rouille
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Un abbraccio in cui la donna svanisce, una metafora potente dell’assenza che segna il
Comune di Stigliano - MT e i piccoli paesi delle aree interne italiane: persone che
partono, opportunità che mancano, un passato che si dissolve.
Con toni seppia che richiamano la nostalgia delle vecchie foto, La Rouille, artista
francese, ci parla di vuoti profondi, ma anche della possibilità di riempirli con nuova
consapevolezza.
Un’opera che non dà risposte, ma invita a riflettere sull’energia di una comunità che,
nonostante tutto, resiste.
Un abbraccio in cui la donna svanisce, una metafora potente dell’assenza che segna il
Comune di Stigliano - MT e i piccoli paesi delle aree interne italiane: persone che
partono, opportunità che mancano, un passato che si dissolve.
Con toni seppia che richiamano la nostalgia delle vecchie foto, La Rouille, artista
francese, ci parla di vuoti profondi, ma anche della possibilità di riempirli con nuova
consapevolezza.
Un’opera che non dà risposte, ma invita a riflettere sull’energia di una comunità che,
nonostante tutto, resiste.

La Pettegola - Marina Capdevila
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
L’artista spagnola Marina Capdevila ha lasciato il segno con
“La Pettegola”, un’opera che non solo arricchisce il paesaggio urbano, ma dialoga
profondamente con le persone che lo abitano.
Realizzata durante una breve e intensa residenza artistica con appARTEngo, ‘La
Pettegola’ nasce dall’osservazione del quotidiano e dall’interazione diretta con la
comunità locale.
Marina ha trascorso giorni a immergersi nella cultura del luogo, ascoltando storie,
cogliendo sguardi, vivendo momenti che si traducono nella vivace energia dell’opera.
La contaminazione tra arte e comunità è stata il vero filo conduttore: non solo un
murale, ma un simbolo che celebra l’autenticità del paese.
Con il suo stile ironico e vibrante, Marina ha trasformato una parete in un omaggio visivo
all’identità e allo spirito del luogo. Perché ogni opera d’arte, proprio come una chiacchiera
di paese, è fatta per avvicinare le persone e lasciare tracce indelebili nel tempo.
L’artista spagnola Marina Capdevila ha lasciato il segno con
“La Pettegola”, un’opera che non solo arricchisce il paesaggio urbano, ma dialoga
profondamente con le persone che lo abitano.
Realizzata durante una breve e intensa residenza artistica con appARTEngo, ‘La
Pettegola’ nasce dall’osservazione del quotidiano e dall’interazione diretta con la
comunità locale.
Marina ha trascorso giorni a immergersi nella cultura del luogo, ascoltando storie,
cogliendo sguardi, vivendo momenti che si traducono nella vivace energia dell’opera.
La contaminazione tra arte e comunità è stata il vero filo conduttore: non solo un
murale, ma un simbolo che celebra l’autenticità del paese.
Con il suo stile ironico e vibrante, Marina ha trasformato una parete in un omaggio visivo
all’identità e allo spirito del luogo. Perché ogni opera d’arte, proprio come una chiacchiera
di paese, è fatta per avvicinare le persone e lasciare tracce indelebili nel tempo.

Grravaséjie - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.

Mandarra - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.

Pembenore - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.

Gaia - Graziano Riccelli e Alessandra Indino
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Gaia, nella mitologia greca, è la divinità primordiale che rappresenta la Terra, madre di tutte le creature viventi. Gaia incarna la fertilità, la stabilità e la forza vitale della natura, simboleggiando il legame profondo tra l'essere umano e il mondo naturale. il rifugio, ispirato alle tradizionali capanne contadine della Basilicata, incarna Gaia stessa.
È una casa inclusiva, uno spazio aperto a tutti, un luogo di connessione con la natura, pensato come un bene comune in cui vivere e raccontare storie, celebrando il legame tra l'uomo, la natura e la memoria collettiva. Fondamentale è stata la collaborazione con l'antropologa Alessandra Indino per condurre laboratori con i giovani di Stigliano, creando maschere in argilla e materiali naturali. Le maschere, con il loro valore antropologico, rappresentano un ponte tra l'umano e il naturale, diventano così un ponte che collega il presente con il passato, l'individuale con il collettivo. Nel raccontare storie attraverso di essa, i giovani di Stigliano hanno potuto immergersi in un gioco di ruoli e di memorie, sperimentando il potere di una narrazione che va oltre il singolo, che appartiene a tutti. Materiali: rami di pino, ginestra, edera, quercia ,canne di fiume, 4,5 m x 6,5 m x 3 m
Gaia, nella mitologia greca, è la divinità primordiale che rappresenta la Terra, madre di tutte le creature viventi. Gaia incarna la fertilità, la stabilità e la forza vitale della natura, simboleggiando il legame profondo tra l'essere umano e il mondo naturale. il rifugio, ispirato alle tradizionali capanne contadine della Basilicata, incarna Gaia stessa.
È una casa inclusiva, uno spazio aperto a tutti, un luogo di connessione con la natura, pensato come un bene comune in cui vivere e raccontare storie, celebrando il legame tra l'uomo, la natura e la memoria collettiva. Fondamentale è stata la collaborazione con l'antropologa Alessandra Indino per condurre laboratori con i giovani di Stigliano, creando maschere in argilla e materiali naturali. Le maschere, con il loro valore antropologico, rappresentano un ponte tra l'umano e il naturale, diventano così un ponte che collega il presente con il passato, l'individuale con il collettivo. Nel raccontare storie attraverso di essa, i giovani di Stigliano hanno potuto immergersi in un gioco di ruoli e di memorie, sperimentando il potere di una narrazione che va oltre il singolo, che appartiene a tutti. Materiali: rami di pino, ginestra, edera, quercia ,canne di fiume, 4,5 m x 6,5 m x 3 m

Reminiscence - Borondo
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
Stigliano is a village condemned to disappear, the victim of continuous wild deforestation. Roots that had anchored the soil to the hill and provided stability to the land have withered, and the rain has washed the soil away, causing disastrous landslides every year.
Not only plants have lost their roots, but humans have too. A land known for passing esoteric knowledge between generations of local women is losing this tradition. Seeds can not be planted in an absent soill.
Through an engraved glass panel, I represented female family members who no longer live in the village.
On top of them are some objects traditionally used in witchcraft; these objects were placed on the outside of their houses, in order to protect them from "Mal d' occhio"(Evil Eye).
credit photo ©aruallan
Stigliano is a village condemned to disappear, the victim of continuous wild deforestation. Roots that had anchored the soil to the hill and provided stability to the land have withered, and the rain has washed the soil away, causing disastrous landslides every year.
Not only plants have lost their roots, but humans have too. A land known for passing esoteric knowledge between generations of local women is losing this tradition. Seeds can not be planted in an absent soill.
Through an engraved glass panel, I represented female family members who no longer live in the village.
On top of them are some objects traditionally used in witchcraft; these objects were placed on the outside of their houses, in order to protect them from "Mal d' occhio"(Evil Eye).
credit photo ©aruallan

Magna Terra: coins - Borondo
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
The grain itself contains the origin of civilization. It symbolizes the passage between nomadism and settled societies. Grain has always represented the certainty of development and stability. With the introduction of money, coins replaced grain as a currency. Money is an abstract human construction in which we place our trust. It has become our contemporary faith. It seems to have value, yet it can collapse anytime. People connect with this 'sacred' instrument that is uncertain and unstable.
"Grana" (in Italy). "Blé" (in France). "Pasta" (in Spain). These popular language examples survive in different countries that refer to money and its connection with grain. In Stigliano (Basilicata), the grain is still the base of the economy, even if it is currently one of the poorest regions in Italy. A consequence of this is that recent generations do not see a future in the village, and they abandon their region and land.
I have represented a coin inspired by one of the first currencies of the Roman Empire, engraved with the two faces of the god Janus.
The face looking ahead wears a mask, the one looking behind is blinded by the attachment of the mask. We blind ourselves by failing to connect with our own past, rejecting the sacred land that had nourished us; meanwhile, the future is a fake human construction.
credit photo ©aruallan
The grain itself contains the origin of civilization. It symbolizes the passage between nomadism and settled societies. Grain has always represented the certainty of development and stability. With the introduction of money, coins replaced grain as a currency. Money is an abstract human construction in which we place our trust. It has become our contemporary faith. It seems to have value, yet it can collapse anytime. People connect with this 'sacred' instrument that is uncertain and unstable.
"Grana" (in Italy). "Blé" (in France). "Pasta" (in Spain). These popular language examples survive in different countries that refer to money and its connection with grain. In Stigliano (Basilicata), the grain is still the base of the economy, even if it is currently one of the poorest regions in Italy. A consequence of this is that recent generations do not see a future in the village, and they abandon their region and land.
I have represented a coin inspired by one of the first currencies of the Roman Empire, engraved with the two faces of the god Janus.
The face looking ahead wears a mask, the one looking behind is blinded by the attachment of the mask. We blind ourselves by failing to connect with our own past, rejecting the sacred land that had nourished us; meanwhile, the future is a fake human construction.
credit photo ©aruallan

Magna Terra: plan - Borondo
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
One of the oldest traditions in Stigliano was the offering of grain once every year to Sant’Antonio, the patron of the village.
The faithful farmers would gather at the at the church of Madre di Santa Maria Assunta in the village, and offer grain to the Saint hoping he would bestow them a bountiful harvest. This ritual pilgrimage celebrated the farmers’ hard work and the reward of their sacrifice.
With this installation, I wish to recreate the ancient ritual that honors the value and sacrality of grain and land. To this end, I inverted the procession, the annual pilgrimage, and brought the church to the land, instead of the opposite.
The footprint of the church was carved in the field, revealing rich black soil amidst the radiant straw.
I wish to thank as well the farmers who helped me create this 8000 sq meter installation.
credit photo ©aruallan
One of the oldest traditions in Stigliano was the offering of grain once every year to Sant’Antonio, the patron of the village.
The faithful farmers would gather at the at the church of Madre di Santa Maria Assunta in the village, and offer grain to the Saint hoping he would bestow them a bountiful harvest. This ritual pilgrimage celebrated the farmers’ hard work and the reward of their sacrifice.
With this installation, I wish to recreate the ancient ritual that honors the value and sacrality of grain and land. To this end, I inverted the procession, the annual pilgrimage, and brought the church to the land, instead of the opposite.
The footprint of the church was carved in the field, revealing rich black soil amidst the radiant straw.
I wish to thank as well the farmers who helped me create this 8000 sq meter installation.
credit photo ©aruallan

El suceso - David de la Mano
x Appartengo 2022
Comune di Stigliano - MT - Set 2022
“La realtà può essere un muro per la nostra comprensione. "El Suceso" tratta la percezione, presente nel quotidiano, del vicino e del lontano, del modo in cui arriva e anche del ritorno. Cosa vediamo e cosa no.
Nell’opera, dietro la finestra avviene il cambiamento. Possiamo intuire “El Suceso” ma alla fine, come accade per le cose realmente importanti, non possiamo vederlo.”
Comune di Stigliano - MT - Set 2022
“La realtà può essere un muro per la nostra comprensione. "El Suceso" tratta la percezione, presente nel quotidiano, del vicino e del lontano, del modo in cui arriva e anche del ritorno. Cosa vediamo e cosa no.
Nell’opera, dietro la finestra avviene il cambiamento. Possiamo intuire “El Suceso” ma alla fine, come accade per le cose realmente importanti, non possiamo vederlo.”

Crurifragium - Luis Gomez
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
E' passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui mi sono riconosciuto dentro una mia opera, dall'ultima volta in cui ho provato qualcosa di fronte a una mia opera, dall'ultima volta in cui ho voluto provare a condividere, analizzare, descrivere una mia opera, che avevo dimenticato quanto poi sia complicato per me parlare delle mie opere.
E' passato così tanto tempo, un tempo costellato di errori e orrori che portano il mio nome, da dimenticare che lavorare in quella che per convenzione viene definita arte, sia in fondo più un privilegio che un lavoro, un privilegio che in qualche modo mi è capitato e a cui devo maggior riconoscenza.
Perché dipingere per compiacere qualcuno è un esercizio semplice, vuoto e sterile, ma guadagnare un briciolo di rispetto per sé stessi attraverso l'arte è, per me, la più grande gratifica disponibile.
E mentre vedevo l'acqua sgorgare dalla brulla terra lucana ai piedi dell'opera, ho ricordato che forse vale la pena continuare a innaffiare l'illusoria idea che ciò che faccio, in fondo, un senso ce l'abbia.
A causa del lungo periodo di disallenamento alla scrittura ho già esaurito le risorse in queste poche righe, quindi nessuna descrizione o analisi dell'opera, che contiene talmente tante storie, significati, elementi, momenti ed esperienze, che non ci penso proprio a imbarcarmi.
L'opera fa parte della collezione di appARTEngo, a Stigliano, che non è proprio dietro l'angolo da nessuna parte ci si arrivi, ma come spesso accade per le più belle cose, quel che si trova ripaga la fatica.
credit photo ©Chiara Ventola
E' passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui mi sono riconosciuto dentro una mia opera, dall'ultima volta in cui ho provato qualcosa di fronte a una mia opera, dall'ultima volta in cui ho voluto provare a condividere, analizzare, descrivere una mia opera, che avevo dimenticato quanto poi sia complicato per me parlare delle mie opere.
E' passato così tanto tempo, un tempo costellato di errori e orrori che portano il mio nome, da dimenticare che lavorare in quella che per convenzione viene definita arte, sia in fondo più un privilegio che un lavoro, un privilegio che in qualche modo mi è capitato e a cui devo maggior riconoscenza.
Perché dipingere per compiacere qualcuno è un esercizio semplice, vuoto e sterile, ma guadagnare un briciolo di rispetto per sé stessi attraverso l'arte è, per me, la più grande gratifica disponibile.
E mentre vedevo l'acqua sgorgare dalla brulla terra lucana ai piedi dell'opera, ho ricordato che forse vale la pena continuare a innaffiare l'illusoria idea che ciò che faccio, in fondo, un senso ce l'abbia.
A causa del lungo periodo di disallenamento alla scrittura ho già esaurito le risorse in queste poche righe, quindi nessuna descrizione o analisi dell'opera, che contiene talmente tante storie, significati, elementi, momenti ed esperienze, che non ci penso proprio a imbarcarmi.
L'opera fa parte della collezione di appARTEngo, a Stigliano, che non è proprio dietro l'angolo da nessuna parte ci si arrivi, ma come spesso accade per le più belle cose, quel che si trova ripaga la fatica.
credit photo ©Chiara Ventola

about.
Situato su un’altura circondata da monti, colline e piantagioni di colture varie, sorvegliato dal nibbio reale, il Comune di Stigliano (MT) ospita "Appartengo, Festival Internazionale di Arte Pubblica". Il luogo dove ci si può sentire in due, tre, mille posti contemporaneamente e nello stesso tempo a casa, quella casa in cui ognuno può entrare a farvi parte: casa nostra, casa vostra.

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