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Legami - Alba Fabre Sacristan
Comune di Stigliano - MT // Dicembre 2024
L’opera di Alba Fabre Sacristan a Stigliano rappresenta un perfetto connubio tra memoria
e sentimento, catturando con maestria l’intimità dell’amore in un contesto che richiama
le radici di un passato ormai lontano. L’ambientazione domestica, semplice e autentica,
richiama le case di una volta, evocando un tempo in cui i luoghi erano vissuti con una
carica di umanità e calore. Il murale non è solo un omaggio al sentimento universale
dell’amore ma anche un’ancora emotiva in un paese, Stigliano, che ha subito lo
spopolamento, perdendo parte della sua identità. L’abbraccio dei due innamorati,
rappresentati in maniera delicata e sfumata, si inserisce poeticamente nella “via degli
innamorati” (Via Portello), donando al luogo una presenza silenziosa e al contempo ricca
di energia. Questo richiamo visivo e sentimentale alla vita che un tempo animava le
abitazioni di Stigliano invita l’osservatore a riflettere sul valore della memoria collettiva.
La proposta di questo murale si basa su una narrazione che invita lo spettatore a
interpretare la storia che si svolge sullo sfondo, permettendole di appropriarsi dell'opera
e di farla sua
L’opera di Alba Fabre Sacristan a Stigliano rappresenta un perfetto connubio tra memoria
e sentimento, catturando con maestria l’intimità dell’amore in un contesto che richiama
le radici di un passato ormai lontano. L’ambientazione domestica, semplice e autentica,
richiama le case di una volta, evocando un tempo in cui i luoghi erano vissuti con una
carica di umanità e calore. Il murale non è solo un omaggio al sentimento universale
dell’amore ma anche un’ancora emotiva in un paese, Stigliano, che ha subito lo
spopolamento, perdendo parte della sua identità. L’abbraccio dei due innamorati,
rappresentati in maniera delicata e sfumata, si inserisce poeticamente nella “via degli
innamorati” (Via Portello), donando al luogo una presenza silenziosa e al contempo ricca
di energia. Questo richiamo visivo e sentimentale alla vita che un tempo animava le
abitazioni di Stigliano invita l’osservatore a riflettere sul valore della memoria collettiva.
La proposta di questo murale si basa su una narrazione che invita lo spettatore a
interpretare la storia che si svolge sullo sfondo, permettendole di appropriarsi dell'opera
e di farla sua

Assenza - La Rouille
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Un abbraccio in cui la donna svanisce, una metafora potente dell’assenza che segna il
Comune di Stigliano - MT e i piccoli paesi delle aree interne italiane: persone che
partono, opportunità che mancano, un passato che si dissolve.
Con toni seppia che richiamano la nostalgia delle vecchie foto, La Rouille, artista
francese, ci parla di vuoti profondi, ma anche della possibilità di riempirli con nuova
consapevolezza.
Un’opera che non dà risposte, ma invita a riflettere sull’energia di una comunità che,
nonostante tutto, resiste.
Un abbraccio in cui la donna svanisce, una metafora potente dell’assenza che segna il
Comune di Stigliano - MT e i piccoli paesi delle aree interne italiane: persone che
partono, opportunità che mancano, un passato che si dissolve.
Con toni seppia che richiamano la nostalgia delle vecchie foto, La Rouille, artista
francese, ci parla di vuoti profondi, ma anche della possibilità di riempirli con nuova
consapevolezza.
Un’opera che non dà risposte, ma invita a riflettere sull’energia di una comunità che,
nonostante tutto, resiste.

La Pettegola - Marina Capdevila
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
L’artista spagnola Marina Capdevila ha lasciato il segno con
“La Pettegola”, un’opera che non solo arricchisce il paesaggio urbano, ma dialoga
profondamente con le persone che lo abitano.
Realizzata durante una breve e intensa residenza artistica con appARTEngo, ‘La
Pettegola’ nasce dall’osservazione del quotidiano e dall’interazione diretta con la
comunità locale.
Marina ha trascorso giorni a immergersi nella cultura del luogo, ascoltando storie,
cogliendo sguardi, vivendo momenti che si traducono nella vivace energia dell’opera.
La contaminazione tra arte e comunità è stata il vero filo conduttore: non solo un
murale, ma un simbolo che celebra l’autenticità del paese.
Con il suo stile ironico e vibrante, Marina ha trasformato una parete in un omaggio visivo
all’identità e allo spirito del luogo. Perché ogni opera d’arte, proprio come una chiacchiera
di paese, è fatta per avvicinare le persone e lasciare tracce indelebili nel tempo.
L’artista spagnola Marina Capdevila ha lasciato il segno con
“La Pettegola”, un’opera che non solo arricchisce il paesaggio urbano, ma dialoga
profondamente con le persone che lo abitano.
Realizzata durante una breve e intensa residenza artistica con appARTEngo, ‘La
Pettegola’ nasce dall’osservazione del quotidiano e dall’interazione diretta con la
comunità locale.
Marina ha trascorso giorni a immergersi nella cultura del luogo, ascoltando storie,
cogliendo sguardi, vivendo momenti che si traducono nella vivace energia dell’opera.
La contaminazione tra arte e comunità è stata il vero filo conduttore: non solo un
murale, ma un simbolo che celebra l’autenticità del paese.
Con il suo stile ironico e vibrante, Marina ha trasformato una parete in un omaggio visivo
all’identità e allo spirito del luogo. Perché ogni opera d’arte, proprio come una chiacchiera
di paese, è fatta per avvicinare le persone e lasciare tracce indelebili nel tempo.

Grravaséjie - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.

Mandarra - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.

Pembenore - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.
Per la sua seconda partecipazione ad 'appartengo' nel Comune di Stigliano - MT, Nicola
Alessandrini ha dato vita a un percorso artistico che intreccia miti e leggende locali: la
Mandarra, il Monacello, il Markófale e la Grravaséjia.
Ogni opera racconta il folklore del territorio, tra figure misteriose e storie intrise di paura
e fascino. Dalla Mandarra, strega senza poteri abnorme che si muove nell'ombra, al
Monacello, custode di tesori dispettoso, fino a Markófale, che dalla luna sorride agli
innamorati, e alla Grravaséjia, creatura che opprime i dormienti con il suo peso. Un
viaggio tra leggende che prendono vita nell'arte e diventano un ponte tra passato e
presente.

Gaia - Graziano Riccelli e Alessandra Indino
Comune di Stigliano - MT // Ottobre 2024
Gaia, nella mitologia greca, è la divinità primordiale che rappresenta la Terra, madre di tutte le creature viventi. Gaia incarna la fertilità, la stabilità e la forza vitale della natura, simboleggiando il legame profondo tra l'essere umano e il mondo naturale. il rifugio, ispirato alle tradizionali capanne contadine della Basilicata, incarna Gaia stessa.
È una casa inclusiva, uno spazio aperto a tutti, un luogo di connessione con la natura, pensato come un bene comune in cui vivere e raccontare storie, celebrando il legame tra l'uomo, la natura e la memoria collettiva. Fondamentale è stata la collaborazione con l'antropologa Alessandra Indino per condurre laboratori con i giovani di Stigliano, creando maschere in argilla e materiali naturali. Le maschere, con il loro valore antropologico, rappresentano un ponte tra l'umano e il naturale, diventano così un ponte che collega il presente con il passato, l'individuale con il collettivo. Nel raccontare storie attraverso di essa, i giovani di Stigliano hanno potuto immergersi in un gioco di ruoli e di memorie, sperimentando il potere di una narrazione che va oltre il singolo, che appartiene a tutti. Materiali: rami di pino, ginestra, edera, quercia ,canne di fiume, 4,5 m x 6,5 m x 3 m
Gaia, nella mitologia greca, è la divinità primordiale che rappresenta la Terra, madre di tutte le creature viventi. Gaia incarna la fertilità, la stabilità e la forza vitale della natura, simboleggiando il legame profondo tra l'essere umano e il mondo naturale. il rifugio, ispirato alle tradizionali capanne contadine della Basilicata, incarna Gaia stessa.
È una casa inclusiva, uno spazio aperto a tutti, un luogo di connessione con la natura, pensato come un bene comune in cui vivere e raccontare storie, celebrando il legame tra l'uomo, la natura e la memoria collettiva. Fondamentale è stata la collaborazione con l'antropologa Alessandra Indino per condurre laboratori con i giovani di Stigliano, creando maschere in argilla e materiali naturali. Le maschere, con il loro valore antropologico, rappresentano un ponte tra l'umano e il naturale, diventano così un ponte che collega il presente con il passato, l'individuale con il collettivo. Nel raccontare storie attraverso di essa, i giovani di Stigliano hanno potuto immergersi in un gioco di ruoli e di memorie, sperimentando il potere di una narrazione che va oltre il singolo, che appartiene a tutti. Materiali: rami di pino, ginestra, edera, quercia ,canne di fiume, 4,5 m x 6,5 m x 3 m

Reminiscence - Borondo
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
Stigliano is a village condemned to disappear, the victim of continuous wild deforestation. Roots that had anchored the soil to the hill and provided stability to the land have withered, and the rain has washed the soil away, causing disastrous landslides every year.
Not only plants have lost their roots, but humans have too. A land known for passing esoteric knowledge between generations of local women is losing this tradition. Seeds can not be planted in an absent soill.
Through an engraved glass panel, I represented female family members who no longer live in the village.
On top of them are some objects traditionally used in witchcraft; these objects were placed on the outside of their houses, in order to protect them from "Mal d' occhio"(Evil Eye).
credit photo ©aruallan
Stigliano is a village condemned to disappear, the victim of continuous wild deforestation. Roots that had anchored the soil to the hill and provided stability to the land have withered, and the rain has washed the soil away, causing disastrous landslides every year.
Not only plants have lost their roots, but humans have too. A land known for passing esoteric knowledge between generations of local women is losing this tradition. Seeds can not be planted in an absent soill.
Through an engraved glass panel, I represented female family members who no longer live in the village.
On top of them are some objects traditionally used in witchcraft; these objects were placed on the outside of their houses, in order to protect them from "Mal d' occhio"(Evil Eye).
credit photo ©aruallan

Magna Terra: coins - Borondo
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
The grain itself contains the origin of civilization. It symbolizes the passage between nomadism and settled societies. Grain has always represented the certainty of development and stability. With the introduction of money, coins replaced grain as a currency. Money is an abstract human construction in which we place our trust. It has become our contemporary faith. It seems to have value, yet it can collapse anytime. People connect with this 'sacred' instrument that is uncertain and unstable.
"Grana" (in Italy). "Blé" (in France). "Pasta" (in Spain). These popular language examples survive in different countries that refer to money and its connection with grain. In Stigliano (Basilicata), the grain is still the base of the economy, even if it is currently one of the poorest regions in Italy. A consequence of this is that recent generations do not see a future in the village, and they abandon their region and land.
I have represented a coin inspired by one of the first currencies of the Roman Empire, engraved with the two faces of the god Janus.
The face looking ahead wears a mask, the one looking behind is blinded by the attachment of the mask. We blind ourselves by failing to connect with our own past, rejecting the sacred land that had nourished us; meanwhile, the future is a fake human construction.
credit photo ©aruallan
The grain itself contains the origin of civilization. It symbolizes the passage between nomadism and settled societies. Grain has always represented the certainty of development and stability. With the introduction of money, coins replaced grain as a currency. Money is an abstract human construction in which we place our trust. It has become our contemporary faith. It seems to have value, yet it can collapse anytime. People connect with this 'sacred' instrument that is uncertain and unstable.
"Grana" (in Italy). "Blé" (in France). "Pasta" (in Spain). These popular language examples survive in different countries that refer to money and its connection with grain. In Stigliano (Basilicata), the grain is still the base of the economy, even if it is currently one of the poorest regions in Italy. A consequence of this is that recent generations do not see a future in the village, and they abandon their region and land.
I have represented a coin inspired by one of the first currencies of the Roman Empire, engraved with the two faces of the god Janus.
The face looking ahead wears a mask, the one looking behind is blinded by the attachment of the mask. We blind ourselves by failing to connect with our own past, rejecting the sacred land that had nourished us; meanwhile, the future is a fake human construction.
credit photo ©aruallan

Magna Terra: plan - Borondo
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
One of the oldest traditions in Stigliano was the offering of grain once every year to Sant’Antonio, the patron of the village.
The faithful farmers would gather at the at the church of Madre di Santa Maria Assunta in the village, and offer grain to the Saint hoping he would bestow them a bountiful harvest. This ritual pilgrimage celebrated the farmers’ hard work and the reward of their sacrifice.
With this installation, I wish to recreate the ancient ritual that honors the value and sacrality of grain and land. To this end, I inverted the procession, the annual pilgrimage, and brought the church to the land, instead of the opposite.
The footprint of the church was carved in the field, revealing rich black soil amidst the radiant straw.
I wish to thank as well the farmers who helped me create this 8000 sq meter installation.
credit photo ©aruallan
One of the oldest traditions in Stigliano was the offering of grain once every year to Sant’Antonio, the patron of the village.
The faithful farmers would gather at the at the church of Madre di Santa Maria Assunta in the village, and offer grain to the Saint hoping he would bestow them a bountiful harvest. This ritual pilgrimage celebrated the farmers’ hard work and the reward of their sacrifice.
With this installation, I wish to recreate the ancient ritual that honors the value and sacrality of grain and land. To this end, I inverted the procession, the annual pilgrimage, and brought the church to the land, instead of the opposite.
The footprint of the church was carved in the field, revealing rich black soil amidst the radiant straw.
I wish to thank as well the farmers who helped me create this 8000 sq meter installation.
credit photo ©aruallan

El suceso - David de la Mano
x Appartengo 2022
Comune di Stigliano - MT - Set 2022
“La realtà può essere un muro per la nostra comprensione. "El Suceso" tratta la percezione, presente nel quotidiano, del vicino e del lontano, del modo in cui arriva e anche del ritorno. Cosa vediamo e cosa no.
Nell’opera, dietro la finestra avviene il cambiamento. Possiamo intuire “El Suceso” ma alla fine, come accade per le cose realmente importanti, non possiamo vederlo.”
Comune di Stigliano - MT - Set 2022
“La realtà può essere un muro per la nostra comprensione. "El Suceso" tratta la percezione, presente nel quotidiano, del vicino e del lontano, del modo in cui arriva e anche del ritorno. Cosa vediamo e cosa no.
Nell’opera, dietro la finestra avviene il cambiamento. Possiamo intuire “El Suceso” ma alla fine, come accade per le cose realmente importanti, non possiamo vederlo.”

Crurifragium - Luis Gomez
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
E' passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui mi sono riconosciuto dentro una mia opera, dall'ultima volta in cui ho provato qualcosa di fronte a una mia opera, dall'ultima volta in cui ho voluto provare a condividere, analizzare, descrivere una mia opera, che avevo dimenticato quanto poi sia complicato per me parlare delle mie opere.
E' passato così tanto tempo, un tempo costellato di errori e orrori che portano il mio nome, da dimenticare che lavorare in quella che per convenzione viene definita arte, sia in fondo più un privilegio che un lavoro, un privilegio che in qualche modo mi è capitato e a cui devo maggior riconoscenza.
Perché dipingere per compiacere qualcuno è un esercizio semplice, vuoto e sterile, ma guadagnare un briciolo di rispetto per sé stessi attraverso l'arte è, per me, la più grande gratifica disponibile.
E mentre vedevo l'acqua sgorgare dalla brulla terra lucana ai piedi dell'opera, ho ricordato che forse vale la pena continuare a innaffiare l'illusoria idea che ciò che faccio, in fondo, un senso ce l'abbia.
A causa del lungo periodo di disallenamento alla scrittura ho già esaurito le risorse in queste poche righe, quindi nessuna descrizione o analisi dell'opera, che contiene talmente tante storie, significati, elementi, momenti ed esperienze, che non ci penso proprio a imbarcarmi.
L'opera fa parte della collezione di appARTEngo, a Stigliano, che non è proprio dietro l'angolo da nessuna parte ci si arrivi, ma come spesso accade per le più belle cose, quel che si trova ripaga la fatica.
credit photo ©Chiara Ventola
E' passato così tanto tempo dall'ultima volta in cui mi sono riconosciuto dentro una mia opera, dall'ultima volta in cui ho provato qualcosa di fronte a una mia opera, dall'ultima volta in cui ho voluto provare a condividere, analizzare, descrivere una mia opera, che avevo dimenticato quanto poi sia complicato per me parlare delle mie opere.
E' passato così tanto tempo, un tempo costellato di errori e orrori che portano il mio nome, da dimenticare che lavorare in quella che per convenzione viene definita arte, sia in fondo più un privilegio che un lavoro, un privilegio che in qualche modo mi è capitato e a cui devo maggior riconoscenza.
Perché dipingere per compiacere qualcuno è un esercizio semplice, vuoto e sterile, ma guadagnare un briciolo di rispetto per sé stessi attraverso l'arte è, per me, la più grande gratifica disponibile.
E mentre vedevo l'acqua sgorgare dalla brulla terra lucana ai piedi dell'opera, ho ricordato che forse vale la pena continuare a innaffiare l'illusoria idea che ciò che faccio, in fondo, un senso ce l'abbia.
A causa del lungo periodo di disallenamento alla scrittura ho già esaurito le risorse in queste poche righe, quindi nessuna descrizione o analisi dell'opera, che contiene talmente tante storie, significati, elementi, momenti ed esperienze, che non ci penso proprio a imbarcarmi.
L'opera fa parte della collezione di appARTEngo, a Stigliano, che non è proprio dietro l'angolo da nessuna parte ci si arrivi, ma come spesso accade per le più belle cose, quel che si trova ripaga la fatica.
credit photo ©Chiara Ventola

A G O N I A - Bosoletti
Comune di Stigliano - MT, Luglio 2022 // Festival
Un grande mistero accompagna l'uomo di ogni tempo: il dolore. Il dolore dell'innocente, del tradito, del rifiutato, dell'abbandonato, del carcerato, del sacrificato. E l'inspiegabile silenzio e immobilismo di chi dovrebbe offrire difesa e soccorso.
Il dolore del Cristo sulla croce, e del popolo sferzato dalla terribile epidemia di peste che ha colpito Stigliano nel 1656, si incarnano nel corpo abbandonato e sconfitto del crocifisso scolpito da un frate ispirato nell'immobile legno.
All'improvviso, in un momento fermato nel tempo, nell'istante in cui quel dolore è più straziante, l'evento inatteso, il capo che si volta, lo sguardo che protegge, un nuovo inizio.
Un grande mistero accompagna l'uomo di ogni tempo: il dolore. Il dolore dell'innocente, del tradito, del rifiutato, dell'abbandonato, del carcerato, del sacrificato. E l'inspiegabile silenzio e immobilismo di chi dovrebbe offrire difesa e soccorso.
Il dolore del Cristo sulla croce, e del popolo sferzato dalla terribile epidemia di peste che ha colpito Stigliano nel 1656, si incarnano nel corpo abbandonato e sconfitto del crocifisso scolpito da un frate ispirato nell'immobile legno.
All'improvviso, in un momento fermato nel tempo, nell'istante in cui quel dolore è più straziante, l'evento inatteso, il capo che si volta, lo sguardo che protegge, un nuovo inizio.

Roots by Phlegm
x Appartengo 2022
Comune di Stigliano - MT - Ago 22
“It's about our connection to where we grew up. How the young leave for opportunity and new experiences, but how a part of us is always connected to that place we grew up, formed by the architecture and the land and held there by our relatives. But the painting is also more personal. It reflects my own family and my children. The feeling of them moving past the stage where they need me with them all the time. Taking their own steps into the world. “
Comune di Stigliano - MT - Ago 22
“It's about our connection to where we grew up. How the young leave for opportunity and new experiences, but how a part of us is always connected to that place we grew up, formed by the architecture and the land and held there by our relatives. But the painting is also more personal. It reflects my own family and my children. The feeling of them moving past the stage where they need me with them all the time. Taking their own steps into the world. “

Kintsugi - Gola Hundun
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
Il territorio del Comune di Stigliano - MT nel corso degli ultimi 50 anni è stato protagonista di svariati smottamenti di diversa portata.
L’artista, dopo diversi sopralluoghi e incontri con i residenti, ha raccolto testimonianze e documentazioni che lo hanno portato alla realizzazione dell’opera installativa #Kintsugi .
L’opera descrive il rapporto conflittuale tra l’essere umano e il pianeta, parla dell’essenza dicotomica dell’acqua in quanto forza generatrice e distruttrice al contempo, ma soprattutto racconta di un ricongiungimento fra le due entità, enfatizzato dall’oro che - come nella tradizione giapponese del kintsugi - sublima la frattura e mette in evidenza l’elemento di riconciliazione.
Kintsugi si compone di 480 metri quadri di raso dorato, cuciti dalle sarte di Stigliano seguendo le istruzioni dell’artista, richiamando la forma di un corso d’acqua che si staglia all’interno del canyon e si insinua fino ai ruderi della struttura architettonica più colpita dalla frana, emblema della mano dell’uomo forzatamente inserita in un contesto naturale.
Un pensiero speciale alle persone colpite da questa tragedia 🖤
Un sincero ringraziamento a tutte le persone della comunità che hanno partecipato alla produzione dell’opera.
credit photo ©appartengo
Il territorio del Comune di Stigliano - MT nel corso degli ultimi 50 anni è stato protagonista di svariati smottamenti di diversa portata.
L’artista, dopo diversi sopralluoghi e incontri con i residenti, ha raccolto testimonianze e documentazioni che lo hanno portato alla realizzazione dell’opera installativa #Kintsugi .
L’opera descrive il rapporto conflittuale tra l’essere umano e il pianeta, parla dell’essenza dicotomica dell’acqua in quanto forza generatrice e distruttrice al contempo, ma soprattutto racconta di un ricongiungimento fra le due entità, enfatizzato dall’oro che - come nella tradizione giapponese del kintsugi - sublima la frattura e mette in evidenza l’elemento di riconciliazione.
Kintsugi si compone di 480 metri quadri di raso dorato, cuciti dalle sarte di Stigliano seguendo le istruzioni dell’artista, richiamando la forma di un corso d’acqua che si staglia all’interno del canyon e si insinua fino ai ruderi della struttura architettonica più colpita dalla frana, emblema della mano dell’uomo forzatamente inserita in un contesto naturale.
Un pensiero speciale alle persone colpite da questa tragedia 🖤
Un sincero ringraziamento a tutte le persone della comunità che hanno partecipato alla produzione dell’opera.
credit photo ©appartengo

Ericailcane
Comune di Stigliano - MT // Luglio 2021
Il Drago di Stigliano tra passato e presente.
photo credit©Cristina Carbonara
Il Drago di Stigliano tra passato e presente.
photo credit©Cristina Carbonara

Bastardilla
Comune di Stigliano - MT // Luglio 2021
photo credit©Chiara Ventola
photo credit©Chiara Ventola

Artwork by Nespoon
x Appartengo 2022
Comune di Stigliano - MT - Set 2022
Comune di Stigliano - MT - Set 2022

Giulia e Filomena - Bifido
Comune di Stigliano - MT // Settembre 2020
“…La mia permanenza è stata raccoglimento e euforia. Milioni di discussioni e racconti. Una terra sterminata, silenziosa e carica di vissuto. Un passato che si respira ad ogni passo, tra le vie diroccate e lo sguardodi ogni persona sfiorata anche per sbaglio…
…Il mio ultimo lavoro è stato un omaggio alla tradizione contadina di Stigliano e al centro storico del paese. Per me un altro compagno di viaggio. Andarci tutti i giorni, in diverse ore. Abitato da pochi volti schivi. Volti simili alle pareti. Crepati. Misteriosi e ammalianti. Un posto che si affaccia su un paesaggio quasi infinito. Un posto che ti culla gli occhi ad ogni colpo di ciglia. Dove il silenzio è una specie di madre affettuosa e tu ti senti caldo in questa morsa di piacere. In questo particolare posto di Stigliano, ho trovato momenti di una sfacciata felicità. Le ore passate tra i vicoli e sulle terrazze a strapiombo. Guardando le luci infrangersi e cambiare con il passare delle ore. Il Volo del Nibbio che plana silenzioso nel silenzio. Questo posto e questa vista, sono il motivo per combattere per posti del genere. Luoghi preziosi da salvaguardare…
…Questo è quello che ricordo. Tutto il resto, è bloccato nei momenti.”
credit photo ©appartengo
“…La mia permanenza è stata raccoglimento e euforia. Milioni di discussioni e racconti. Una terra sterminata, silenziosa e carica di vissuto. Un passato che si respira ad ogni passo, tra le vie diroccate e lo sguardodi ogni persona sfiorata anche per sbaglio…
…Il mio ultimo lavoro è stato un omaggio alla tradizione contadina di Stigliano e al centro storico del paese. Per me un altro compagno di viaggio. Andarci tutti i giorni, in diverse ore. Abitato da pochi volti schivi. Volti simili alle pareti. Crepati. Misteriosi e ammalianti. Un posto che si affaccia su un paesaggio quasi infinito. Un posto che ti culla gli occhi ad ogni colpo di ciglia. Dove il silenzio è una specie di madre affettuosa e tu ti senti caldo in questa morsa di piacere. In questo particolare posto di Stigliano, ho trovato momenti di una sfacciata felicità. Le ore passate tra i vicoli e sulle terrazze a strapiombo. Guardando le luci infrangersi e cambiare con il passare delle ore. Il Volo del Nibbio che plana silenzioso nel silenzio. Questo posto e questa vista, sono il motivo per combattere per posti del genere. Luoghi preziosi da salvaguardare…
…Questo è quello che ricordo. Tutto il resto, è bloccato nei momenti.”
credit photo ©appartengo

Уходящее и Ушедшее - Vera Shirdina
Comune di Stigliano - MT // Settembre 2021
“Mi ha colpito il centro storico di Stigliano.
Ho visto il problema di preservare e mantenere la vita del centro storico. La ragione di questo lavoro era la mitologia coinvolta nel luogo.
Viene presentata l'immagine mitologica di un giudice imparziale e lei ha tra le mani una vecchia casa del centro storico, il cui tempo stringe e di cui essa decide il destino.”
©Vera Shirdina
“Mi ha colpito il centro storico di Stigliano.
Ho visto il problema di preservare e mantenere la vita del centro storico. La ragione di questo lavoro era la mitologia coinvolta nel luogo.
Viene presentata l'immagine mitologica di un giudice imparziale e lei ha tra le mani una vecchia casa del centro storico, il cui tempo stringe e di cui essa decide il destino.”
©Vera Shirdina

Milu Correch
x Appartengo 2022
Comune di Stigliano - Ago 22
Comune di Stigliano - Ago 22

Madr3 - Vesod
Comune di Stigliano - MT // Settembre 2021
photo credit ©appartengo
photo credit ©appartengo

ЧАША ИСКУПЛЕНИЯ - Kirill Vedernikov
Comune di Stigliano - MT // Settembre 2021
“Lavoro finito nel cuore di una bella e piccola città italiana - Comune di Stigliano - MT . La trama dell'opera è legata al Miracolo avvenuto durante la peste del 1656 in questo luogo. Nella Chiesa di Sant’Antonio, che si trova vicino alla piazza centrale, c'è un vecchio crocifisso ligneo - creato da un frate francescano.
L’epidemia di peste che ha colpito Stigliano nel 1656. Quando il dramma dei singoli e del popolo sembra raggiungere il suo apice, un crocifisso che si trova alle spalle dell’altare della chiesa si muove, questo prodigio segna la fine della pestilenza e un nuovo inizio per il popolo. Il Crocifisso immobile e tragico, è il simbolo dell’uomo sconfitto dalla sofferenza e dalla morte. Nella scultura non c’è traccia di forza vitale, il corpo è abbandonato, è sconfitto dalla forza di gravità, il capo coronato di spine reclinato sulla spalla destra perché l’ultimo sguardo di Cristo è stato rivolto al “buon” ladrone, alla madre e al discepolo che egli “amava”. All’improvviso, l’evento inatteso, il capo si sposta, si reclina dall’altro lato, lo sguardo si rivolge a quelli che si ritengono esclusi dall’amore di Dio, che vivono senza speranza perché non comprendono che l’uomo-Dio è condannato ad una morte infamante. La peste è sconfitta e con essa l’incredulità di chi pensa che nulla possa cambiare. Il Cristo regna sul trono della croce: passione, morte e resurrezione.
Sul lato sinistro del mio lavoro - è raffigurato uno dei quattro cavalieri, che porta senza pietà la sua bandiera in tutto il mondo. L'immagine della peste, che possiamo ancora vedere.
Sul lato destro c'è un'Immagine Femminile spiritualmente concentrata, la Crocifissione e il Calice. L'immagine è di sacrificio e redenzione. L'immagine di ciò che ha salvato la città allora.”
©Kirill Vedernikov
“Lavoro finito nel cuore di una bella e piccola città italiana - Comune di Stigliano - MT . La trama dell'opera è legata al Miracolo avvenuto durante la peste del 1656 in questo luogo. Nella Chiesa di Sant’Antonio, che si trova vicino alla piazza centrale, c'è un vecchio crocifisso ligneo - creato da un frate francescano.
L’epidemia di peste che ha colpito Stigliano nel 1656. Quando il dramma dei singoli e del popolo sembra raggiungere il suo apice, un crocifisso che si trova alle spalle dell’altare della chiesa si muove, questo prodigio segna la fine della pestilenza e un nuovo inizio per il popolo. Il Crocifisso immobile e tragico, è il simbolo dell’uomo sconfitto dalla sofferenza e dalla morte. Nella scultura non c’è traccia di forza vitale, il corpo è abbandonato, è sconfitto dalla forza di gravità, il capo coronato di spine reclinato sulla spalla destra perché l’ultimo sguardo di Cristo è stato rivolto al “buon” ladrone, alla madre e al discepolo che egli “amava”. All’improvviso, l’evento inatteso, il capo si sposta, si reclina dall’altro lato, lo sguardo si rivolge a quelli che si ritengono esclusi dall’amore di Dio, che vivono senza speranza perché non comprendono che l’uomo-Dio è condannato ad una morte infamante. La peste è sconfitta e con essa l’incredulità di chi pensa che nulla possa cambiare. Il Cristo regna sul trono della croce: passione, morte e resurrezione.
Sul lato sinistro del mio lavoro - è raffigurato uno dei quattro cavalieri, che porta senza pietà la sua bandiera in tutto il mondo. L'immagine della peste, che possiamo ancora vedere.
Sul lato destro c'è un'Immagine Femminile spiritualmente concentrata, la Crocifissione e il Calice. L'immagine è di sacrificio e redenzione. L'immagine di ciò che ha salvato la città allora.”
©Kirill Vedernikov

IGNIS, fuoco e carta
Comune di Stigliano - MT // Agosto 2021
The title summarises two of the iconographic elements of St. Vincent to whom the church hosting this work is dedicated. The paper of the sacred text he holds in his hand: logos and wisdom. The flame on his head, a strong symbol and iconographic element, which in these Lucanian lands also evokes the less sacred and spiritual flame that towers over the oil extraction wells. The work is an installation that dialogues with the space and architecture of the baroque church to suggest an immersion in a suspended space. The equilateral pyramids create a presence in this space, starting from the triangle, the symbol of fire, and carrying letters that compose an apotropaic invocation against the earthquake, since Saint Vincent is also the protector of earthquake victims.
credit photo ©Jacopo Nanni Bartolucci
The title summarises two of the iconographic elements of St. Vincent to whom the church hosting this work is dedicated. The paper of the sacred text he holds in his hand: logos and wisdom. The flame on his head, a strong symbol and iconographic element, which in these Lucanian lands also evokes the less sacred and spiritual flame that towers over the oil extraction wells. The work is an installation that dialogues with the space and architecture of the baroque church to suggest an immersion in a suspended space. The equilateral pyramids create a presence in this space, starting from the triangle, the symbol of fire, and carrying letters that compose an apotropaic invocation against the earthquake, since Saint Vincent is also the protector of earthquake victims.
credit photo ©Jacopo Nanni Bartolucci

Povr Mnocidd - Nicola Alessandrini
Comune di Stigliano - MT // Settembre 2020
Il monachicchio, nella tradizione Stiglianese è l'anima vagante di un bambino morto senza essere stato battezzato. Esso è solito presentarsi di giorno o al massimo all'alba, anche se la tradizione popolare vuole che i suoi scherzi dispettosi avvengano durante la notte. Il solo modo per difendersi dai loro scherzi è togliendo il cappello: se riesci a prenderlo il povero monachicchio si butterà ai piedi, in lacrime, scongiurando di restituirglielo. Come una società che rimanendo ancorata ad arcaismi momentanei e ad una cristallizzazione a-temporale della propria tradizione si trova persa quando perde i propri simboli identitari. Poi c'è la notte.
credit photo ©appartengo
Il monachicchio, nella tradizione Stiglianese è l'anima vagante di un bambino morto senza essere stato battezzato. Esso è solito presentarsi di giorno o al massimo all'alba, anche se la tradizione popolare vuole che i suoi scherzi dispettosi avvengano durante la notte. Il solo modo per difendersi dai loro scherzi è togliendo il cappello: se riesci a prenderlo il povero monachicchio si butterà ai piedi, in lacrime, scongiurando di restituirglielo. Come una società che rimanendo ancorata ad arcaismi momentanei e ad una cristallizzazione a-temporale della propria tradizione si trova persa quando perde i propri simboli identitari. Poi c'è la notte.
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Situato su un’altura circondata da monti, colline e piantagioni di colture varie, sorvegliato dal nibbio reale, il Comune di Stigliano (MT) ospita "Appartengo, Festival Internazionale di Arte Pubblica". Il luogo dove ci si può sentire in due, tre, mille posti contemporaneamente e nello stesso tempo a casa, quella casa in cui ognuno può entrare a farvi parte: casa nostra, casa vostra.

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